L’Unione Europea è impegnata in obiettivi ambiziosi nella ricerca di alternative ecologiche per ridurre le emissioni e contrastare il cambiamento climatico. La crisi energetica, esacerbata dalla guerra in Ucraina, ha evidenziato l’urgenza di diminuire la dipendenza dai combustibili fossili russi, spingendo l’UE a diversificare le proprie fonti di approvvigionamento energetico concentrandosi sulle energie rinnovabili. L’obiettivo è guidare una transizione verde che risponda alla crisi climatica.

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Aumentare la Quota di Energie Rinnovabili

Le energie rinnovabili includono fonti non fossili come eolica, solare, geotermica, mareomotrice, energia marina, idraulica, biomassa, biogas, e gas di discarica. Nel settembre 2023, il Parlamento europeo ha approvato un obiettivo di energia rinnovabile del 42,5% entro il 2030, con un invito ai paesi membri a puntare al 45%. Questo fa parte del pacchetto Fit for 55, che mira a ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 e a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

La Commissione europea, attraverso il piano REPowerEU, sottolinea la necessità di accelerare la transizione energetica e ridurre le importazioni di energia dalla Russia. Il piano prevede di aumentare la quota di energie rinnovabili in vari settori fino al 45% entro il 2030 e promuove una rapida autorizzazione di nuovi impianti, inclusi pannelli solari e turbine eoliche.

Obiettivi

Obiettivi Specifici nei Settori

  • Edifici: Entro il 2030, il 49% dell’energia utilizzata negli edifici deve provenire da fonti rinnovabili.
  • Industria: È previsto un aumento annuale dell’uso di energie rinnovabili di 1,6 punti percentuali.

Il Parlamento europeo incoraggia gli Stati Membri a stabilire un obiettivo indicativo per l’energia rinnovabile innovativa, pari almeno al 5% della nuova capacità installata entro il 2030, promuovendo anche la cooperazione transfrontaliera in progetti energetici. Inoltre, vengono richiesti criteri più rigorosi per l’uso della biomassa, per evitare pratiche insostenibili e proteggere la qualità del suolo e la biodiversità.

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Stato Attuale della Transizione Energetica

Nel 2022, la quota di energie rinnovabili nel consumo energetico dell’UE ha raggiunto il 23%, in crescita rispetto al 21,8% del 2021. La Svezia guida l’UE con una quota del 66%, grazie all’idroelettrico, eolico e biocarburanti. Seguono la Finlandia (47,9%) e la Lettonia (43,3%). I paesi con le percentuali più basse includono Irlanda (13,1%), Malta (13,4%), Belgio (13,8%) e Lussemburgo (14,4%).

L’Italia, che ha raggiunto l’obiettivo del 2020 nel 2015, ha una quota di energia rinnovabile del 17,5%, inferiore a quella di altri stati come l’Austria, che registra una quota del 33,5%.